Ci sono quasi ottocento varietà floristiche nel territorio del parco di Veio. Ecco come utilizzare in cosmesi e non solo una pianta alla portata di tutti
di Francesca Maglietta Oskarova
Siamo talmente abituati ad acquistare cosmetici e medicamenti che spesso ci dimentichiamo che ciò che ci circonda potrebbe tranquillamente offrirci il necessario. Le varietà floristiche censite nel territorio del Parco di Veio sono circa 790, appartenenti a 395 generi, suddivisi a loro volta in 94 famiglie. L’interesse per quest’area è legato non soltanto alla sua importanza storica, in quanto sede di una delle maggiori e più antiche città dell’Etruria meridionale, immediatamente ai confini con la Roma antica, ma anche al suo ruolo nel sistema di aree verdi che circonda l’area metropolitana di Roma. Fra le tante piante che possiamo ammirare anche durante una comune passeggiata, una è l’Achillea Millefolium. Si tratta di un’erbacea, con fusto dritto e foglie frastagliate, alla cui sommità sono presenti grappoli di piccoli fiori di colore bianco o rosato. Interessante l’origine del nome, attribuito all’eroe omerico Achille. Si racconta che curò con questa pianta gli uomini del suo esercito feriti durante l’assedio di Troia. L’Achillea possiede proprietà medicamentose, una grande azione cicatrizzante e antiemorragica, associata a proprietà anti nfiammatorie e lenitive, dovute al suo contenuto di olio essenziale ricchissimo di azulene, tannino, flavonoidi e acido salicilico. I suoi usi nella cosmesi attuale sono principalmente dei preparati e degli impacchi per il trattamento di pelli acneiche grazie alla sua componente antinfiammatoria, ma anche emulsioni per pelli sensibili e irritate grazie alla presenza dell’azulene. Inoltre si possono produrre creme per il corpo con finalità vaso protettrici. Utilizzata come tisana, si rivela un ottimo rimedio antispasmodico, utile contro i dolori mestruali, coliche, difficoltà digestive, intestino irritabile e colite. Il momento migliore per la raccolta è il periodo della fioritura, tra giugno e luglio quando i fiori sono al massimo delle loro proprietà aromatiche e terapeutiche. Un ottimo rimedio “della nonna”, insomma, ma ricordate che l’ Achillea, pur non risultando tossica se assunta nelle dosi terapeutiche consigliate, potrebbe in alcuni casi avere delle controindicazioni. E’ sempre bene quindi non improvvisarsi, consultare il proprio medico e affidarsi, per i preparati e le dosi consigliate, a persone di provata esperienza.