Il nostro territorio è ufficialmente classificato come zona infestata: necessario intervenire per proteggere il patrimonio arboreo
di Simone Bianchini, agronomo
Negli ultimi anni, i pini domestici (Pinus pinea), parte fondamentale del paesaggio laziale e simbolo dell’identità storica del territorio, sono sotto l’attacco costante di un piccolo ma aggressivo insetto: la cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis), così chiamata per la caratteristica morfologia del corpo delle femmine adulte, che ricorda il carapace di una tartaruga. Se in un primo momento il problema sembrava circoscritto alle aree più urbanizzate della Capitale, oggi coinvolge direttamente anche il nostro Comune. Dal 2023, infatti, Sacrofano è ufficialmente classificato come zona infestata secondo la normativa fitosanitaria regionale. Nel 2021, il territorio comunale di Sacrofano era stato inserito nella cosiddetta zona buffer o “cuscinetto”, area intermedia tra zone infestate e zone ancora indenni. Tuttavia, il progressivo avanzamento dell’infestazione ha reso necessario, nel 2023, l’aggiornamento della classificazione: Sacrofano è oggi riconosciuta come zona infestata dalla Toumeyella parvicornis. Originaria del Nord America, la Toumeyella parvicornis è un insetto fitomizo appartenente alla famiglia Coccidae. Dopo la sua prima segnalazione nell’areale romano nel 2018, si è diffusa molto rapidamente, trovando nel clima mite del Lazio e nell’assenza di antagonisti naturali un ambiente ideale per il suo insediamento. L’insetto si nutre della linfa, localizzandosi sui giovani rametti e producendo abbondante melata, sostanza zuccherina che ricopre aghi e tronco, favorendo la formazione di fumaggine. Le piante colpite manifestano sintomi gravi, tra cui: l’ingiallimento diffuso della chioma; copiose colature resinose e appiccicose e quando non curate sofferenza cronica, che può portare a un deperimento irreversibile. Per contrastare la Toumeyella parvicornis, l’approccio più efficace e sostenibile è rappresentato dai trattamenti di endoterapia, che consistono nell’iniezione di principi attivi direttamente nel tronco dell’albero. Questa tecnica, a basso impatto ambientale, consente di colpire l’insetto in modo mirato, riducendo al minimo la dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente circostante. Poiché l’insetto attacca anche pini in giardini e aree verdi private, è essenziale il coinvolgimento diretto dei cittadini. In presenza di pini sofferenti, con aghi ingialliti o presenza evidente di melata e fumaggine, si consiglia di contattare tempestivamente un tecnico agronomo e/o una ditta specializzata per effettuare i relativi trattamenti di endoterapia. La presenza della cocciniglia tartaruga nel territorio di Sacrofano non è più un’ipotesi remota, ma una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Intervenire in modo tempestivo e mirato è oggi indispensabile per evitare danni irreversibili al patrimonio arboreo locale. La salute dei nostri pini, spesso esemplari maestosi e centenari che impreziosiscono il paesaggio con la loro imponenza e bellezza, va tutelata con interventi mirati e tempestivi.