*Casa*, dolce e *amara* casa

20/10/2024 | L’Economia e Il Territorio

Le ragioni del forte rallentamento del mercato immobiliare a Sacrofano e il problema delle classi energetiche.
di Cristina Cotarta

Dopo i numeri record raggiunti nel biennio post-pandemia, il mercato immobiliare anche a Sa­crofano sta vivendo un forte rallentamento. L’insta­bilità socioeconomica internazionale e la diminuzio­ne del potere d’acquisto delle famiglie hanno infatti contribuito alla contrazione delle compravendite, mentre si mantiene stabile la crescita dei prezzi del­le case. Il 2021 e 2022 sono stati anni eccezionali per il mercato immobiliare, in cui si è assistito a un vero e proprio boom delle transazioni. Un entusia­smo che è andato pian piano affievolendosi, pro­seguendo in un calo continuo fino a raggiungere livelli di sofferenza nel 2023. La contrazione delle compravendite immobiliari dipende da diversi fat­tori: tassi di interesse elevati, maggiore difficoltà di accesso al credito, conflitto Russia-Ucraina, nuove esigenze abitative post-pandemia, maggiore atten­zione alla classe energetica. Gli italiani sono sempre più attenti alla classe energetica della casa e cerca­no immobili con bassi consumi per accedere a un mutuo che agevola l’acquisto. Anche a Sacrofano l’offerta di abitazioni con alte classi energetiche è ancora troppo scarsa per coprire la domanda e que­sto causa un calo delle compravendite. Per inqua­drare meglio l’andamento del mercato immobiliare italiano 2023, il caro mutui merita un breve appro­fondimento. La maggior parte delle famiglie inten­zionate all’acquisto di una casa deve ricorrere a un mutuo. Da un lato, infatti, le banche richiedono un reddito minimo più elevato, dall’altro erogano mu­tui con molta più cautela, in seguito all’incremento delle insolvenze dovute al forte aumento dei tassi di interesse. I mutui alle stelle, uniti alla perdita di potere di acquisto delle famiglie, sono quindi i fat­tori che più hanno inciso sul progressivo calo delle compravendite dell’anno in scorso. Il mercato del credito e l’accessibilità dei mutui hanno certamente scoraggiato anche potenziali venditori che inten­devano cambiare casa. Nonostante la contrazione delle transazioni immobiliari, non si può parlare di vera e propria crisi del mercato immobiliare: la do­manda rimane comunque stabile e molto dipenderà da come il settore saprà adeguarsi alle nuove op­portunità. Gli effetti degli ultimi mesi della riduzio­ne dei tassi di interesse stanno iniziando a riattivare il mercato sbloccando l’atteggiamento cautelativo adottato finora. Il tasso fisso si conferma la soluzio­ne preferita seguito dal tasso variabile. Aumenta la percentuale di richiedenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per le fasce di età, quella compresa tra i 35-44 anni è la più attiva. A fron­te della riduzione degli investimenti registrata nel 2023, i primi andamenti visibili nel 2024 sono in ripresa, sostenuti dal profondo processo di trasfor­mazione già in atto dove cresce la domanda di im­mobili di alta qualità. Un altro fattore da tenere in considerazione è l’impatto sul mercato immobiliare italiano della cosiddetta direttiva “Case Green” o Direttiva EPBD, che ha l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni nocive entro il 2030. In base al provve­dimento del Parlamento dell’Unione Europea tutte le abitazioni, escluse quelle di valore storico, devo­no raggiungere la classe E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, fino a conseguire un impatto ambien­tale zero entro il 2050. Il problema è che la maggior parte degli edifici residenziali presenti a Sacrofano appartengono alle categorie energetiche E, F e G.

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