Se il mare di Sacrofano fosse in *Calabria?*

31/08/2024 | Le Vacanze

Sono molte le famiglie qui residenti che hanno origini appunto calabresi. E d’estate si riversano sulle spiagge del basso mar Tirreno tanto che quando il paese è semideserto è più facile incontrarsi a Belvedere Marittimo e non solo

di Gaia Villò

Sentiamo spesso parlare di melting pot, un concetto inge­nuamente utilizzato soltanto in relazione alle popolazioni di grandi metropoli come Londra, Parigi o New York con esclusivo riferimento alle diverse etnie presen­ti all’interno dei confini cittadini. Spesso, però, si considera come questa rappresentazione demo­grafica possa adattarsi anche alle comunità più piccole e meno affollate. La Treccani definisce il melting pot “un miscuglio ete­rogeneo di gruppi culturali e/o individui molto diversificati tra loro per ceto, condizione socia­le, appartenenza etnica o prove­nienza geografica che convivono entro la stessa area territoriale e politica”. Se dovessimo pensare in tal senso al suolo sacrofanese, per esempio, scopriremmo che è presente un’attiva e impor­tante fetta di popolazione proveniente dalla Calabria. Per lo più emigrate fra gli anni Cinquanta e Settanta, numerose sono le fami­glie residenti nel nostro paese che fino a oggi hanno scelto questa regione come seconda casa. La maggior parte di queste è di Bel­vedere Marittimo, piccolo comune in provincia di Cosenza. Altre, meno numerose, sono originarie di realtà altrettanto ristrette come Torremezzo, Fiumefreddo Bruzio, Falconara albanese, San Lucido e Diamante, anch’esse in provin­cia di Cosenza. Nello specifico, ognuna di queste destinazioni merita attenzione: la chiesetta medievale del Rosario a Belve­dere, le favolose rovine del Ca­stello della Valle a Fiumefreddo, il vivacissimo centro storico di Diamante recentemente arric­chito da murales ritraenti scene di vita quotidiana, lo sconfinato bagnasciuga di Torremezzo, il borgo di San Lucido con la sua incantevole via dei Lampadari e tanto ma tanto altro. Quella ca­labrese a Sacrofano è una vera e propria comunità all’interno del­la comunità, dunque, che duran­te l’estate, soprattutto ad agosto, ritorna a rivedere il proprio mare circondato dal paesaggio montuoso e dalle tipiche spiagge sassose tinte di rosso all’ora del tramonto, elementi che rendono la loro terra natale non solo il luogo in cui tornare, ma un ricordo da rin­novare.

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