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“Hai voglia a mangiare pasta e fagioli”, dice una delle versioni del detto popolare, a significare l’importanza della pietanza come fattore non solo di gusto, ma anche di salute ed esperienza. In tempi di esasperato salutismo, poi, ai fagioli, come ai legumi in genere, viene attribuito un importante valore nutritivo, tanto più garantito dalla presenza delle proteine, che al giorno d’oggi sembrerebbero, più che una componente nutrizionale, una vera e propria panacea contro l’aumento del peso. Comunque, vediamo come preparare una pasta e fagioli ricca di sapori, più che di promesse. In un tegame con un poco di buon olio di oliva di Sacrofano aggiungiamo un battuto, ricavato dall’aver tritato sul tagliere con un bel coltello da cucina una fetta di guanciale, aglio un bel gambo di sedano. Ottenuto il battuto, lo aggiungiamo al tegame che scaldava l’olio. Dopo aver rosolato il tritato, aggiungiamo pomodori tagliati a pezzi e, alla bisogna, un cucchiaio di passata di pomodoro. Mescolate e poi aggiungete un poco d’acqua. Quando l’acqua è calda è aromatizzata dal tritato, calate i fagioli, che avrete tenuto a mollo tutta la notte, e aggiungete rosmarino e alloro. Se volete che la minestra risulti più densa, prelevate dal tegame una piccola quantità fagioli e frullateli. Poi versate nel tegame la crema che avete ottenuto. Qualche minuto e aggiungete ancora acqua. Mescolate, salate moderatamente e portate a ebollizione. Poi calate la pasta: a vostra scelta tubetti, cannolicchi o spaghetti spezzati. Servite con una spruzzata di prezzemolo fresco. Ed ecco crescita, salute e saggezza in una scodella profumata e gustosa.

