Non laviamoci le mani del vecchio lavatoio

04/08/2025 | n.6-2025

È tempo di una vera propria valorizzazione per restituirgli una funzione pubblica

di Lorenzo Bandinelli

Già nel numero 5/2025 di La Nuova Sacrofano è stato  messo sotto la lente di ingrandimento il vecchio lavatoio   per inquadrare il problema dell’acqua; tuttavia, vorremmo spostare il focus sul luogo non tanto per rimpiangere i tempi che furono ma per analizzare quello che poteva essere e non è stato. Circa vent’anni fa si decise di intervenire per restaurare la struttura, un intervento che avrebbe potuto restituire all’edificio la sua dignità e trasformarlo in spazio culturale, turistico o sociale ma nessuna iniziativa di questo tipo, nessuna festività o progetto è stato mai avviato. Nonostante il restauro, il lavatoio è rimasto isolato, senza eventi, senza che sia mai diventato, anche temporaneamente, una risorsa per il paese. Eppure, Sacrofano non abbonda di luoghi di aggregazione o spazi sfruttabili per socialità o eventi, men che meno storici,

spazi di cui tuttavia si sente, eccome, il bisogno – si è ricavato una biblioteca / centro civico da un fabbricato seminterrato senza  una  destinazione  specifica  e  un  teatro da una vecchia palestra – e, disporre di un piccolo spazio riqualificato, appartato, relativamente silenzioso non esposto al traffico, avrebbe dovuto essere una risorsa meglio sfruttata per il paese. Ovunque si cerca di valorizzare luoghi storici per eventi culturali, letture, performance teatrali, mercatini di prodotti locali, cinema all’aperto, integrandoli col resto del paese magari trasformandoli in luoghi di socialità informale, con panche o angoli relax. L’alternativa alla valorizzazione, al non vissuto, è il degrado tanto che viene da chiedersi: valeva la pena spendere soldi per recuperare uno spazio per poi abbandonarlo senza un piano di uso concreto? Degrado che evidentemente sfocia in costi per mantenere in condizioni dignitose un qualcosa che non serve a niente Chiaramente c’è un tema di viabilità perché, seppur attiguo al centro del paese, non è di facile raggiungimento per via  di sensi unici, strade strette, assenza di marciapiedi; tuttavia, talvolta occorre fare uno sforzo di immaginazione per  capire le potenzialità di un luogo per poi trovare il modo di renderlo fruibile. Non servono investimenti colossali: servono buon senso e idee per rendere il vecchio lavatoio uno spazio inclusivo e creativo e farlo ritornare ad essere uno luogo animato e vissuto non un monumento, nemmeno segnalato, ad il paese che fu.

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