di Francesca Maglietta Oskarova
Con la stagione invernale e con il Natale alle porte, non è raro entrare nelle case e sentire quel profumo di pino che si sprigiona da qualche pigna o ciocco di legno messi a bruciare nel camino, ci viene subito in mente l’immagine dei pini che costeggiano le nostre strade ed il nostro territorio mediterraneo. Del pino non dobbiamo solo ammirare la sua maestosità quando lo vediamo nelle nostre campagne ma apprezzare anche le sue innumerevoli proprietà. Con una lunga e interessante storia che risale fin dalle antiche civiltà greche, l’olio essenziale di pino è stato utilizzato in passato da molte culture per le sue proprietà terapeutiche, aromatiche e antisettiche. Gli stessi Romani lo impiegavano per disinfettare e profumare i bagni pubblici. Antibatterico e valido aiuto nei casi di pelle impura, contrasta la comparsa di brufoli e punti neri, altresì grazie alla sua alta percentuale di antiossidanti rallenta il processo di invecchiamento cutaneo. Non dimentichiamo anche i benefici del suo utilizzo sul cuoio capelluto e sui capelli; infatti, grazie alle sue particolarità combatte la forfora e i capelli grassi e ne favorisce la crescita stimolando la circolazione sanguigna. L’olio essenziale di pino non è solo un prodotto naturale, ma un simbolo di una lunga tradizione di utilizzo nella medicina e nella bellezza. La sua storia, che attraversa culture e secoli, testimonia l’importanza di questo olio nella cura della salute e del benessere, possiede infatti virtù balsamiche che lo rendono un valido aiuto nei suffumigi e coadiuvante nel trattamento dei sintomi influenzali e delle affezioni respiratorie. Oggi, continua a essere un ingrediente prezioso in molti prodotti cosmetici e terapeutici, mantenendo viva la sua eredità storica.