L’erborista di Sacrofano

13/10/2025 | _n.7-2025

Parliamo di erbe officinali, integratori e prodotti bio con Maria Grazia Di Felice, dottoressa in Scienze e Tecnologie Erboristiche, che gestisce l’erboristeria di Sacrofano

di M F

Il certificato di laurea, rilasciato dall’Università di Perugia è affisso in alto, quasi sopra l’ingresso, seminascosto da centinaia di confezioni di prodotti. Chi è stato almeno una volta nel negozio di erboristeria di Sacrofano ha portato via con sé quegli odori tenui dei prodotti naturali, in un’atmosfera pacata e serena, in cui si ergono fino al soffitto scaffali colmi di prodotti naturali, tra cosmesi, integratori alimentari, tè, tisane e camomille. L’erboristeria di Sacrofano ha una storia che nasce nel 1982, che e oggi è gestita dalla seconda generazione, in due punti vendita, uno appunto a Sacrofano, l’altro a Campagnano. Ci fa notare Maria Grazie Di Felice, titolare a Sacrofano, che negli ultimi anni l’interesse per i prodotti naturali è sempre stato in crescita. In effetti, la produzione e la distribuzione di preparati da erboristeria in Italia e in Europa si colloca a cavallo tra il comparto agricolo, con la coltivazione delle piante officinali; quello alimentare; e quello cosmetico/farmaceutico, a seconda della tipologia di prodotto.

Come possiamo scorgere tra gli articoli esposti in negozio, l’offerta è composta da alimenti e integratori alimentari, come tisane, capsule, polveri, estratti vegetali; da cosmetici naturali, vale a dire creme, oli, saponi a base di estratti vegetali; e da prodotti erboristici tradizionali, venduti come integratori, con indicazioni salutistiche molto legate a corretti stili di vita. Più in generale, Maria Grazia fa notare che la crescita costante della domanda di prodotti naturali si è registrata soprattutto dopo la traumatica esperienza dell’epidemia Covid. D’altro canto, i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità, ricercano prodotti che fanno parte di una filiera corta e di processi di produzione biologici. E si informano attentamente dei risultati della ricerca scientifica su principi attivi vegetali che ne validino l’efficacia. Secondo quanto risulta a Maria Grazia Di Felice, l’Italia ha una posizione di rilievo nel settore erboristico europeo. Innanzitutto, vantiamo una tradizione storica forte, dal momento che l’erboristeria italiana ha radici antiche, che affondano nella cultura monastica, nelle scuole mediche medievali, ma anche in un uso popolare diffuso. C’è poi ancora una rete di erboristerie tradizionali, come questa di cui parliamo, che conta oltre 4.000 punti vendita, che è il numero più alto in Europa. Per quanto riguarda la produzione agricola, l’Italia è tra i principali coltivatori di piante officinali in ambito UE, insieme a Francia, Germania, Bulgaria e Polonia. Si calcola ci siano 25-30.000 ettari coltivati a piante officinali, dato in crescita negli ultimi anni. In particolare, in Italia siamo leader nella coltivazione di lavanda, camomilla, menta, rosmarino, salvia, finocchio, liquirizia calabrese. Sotto il profilo dell’industria di trasformazione, siamo in presenza di un forte fenomeno di piccole e medie imprese specializzate in integratori, tisane e cosmetici naturali. D’altro canto, le grandi aziende italiane di integratori sono tra i leader europei: parliamo di marchi come Aboca, Specchiasol, Esi, Bios Line, tanto per fare nomi noti al pubblico. Bisogna anche dire che L’Italia è uno dei primi mercati europei per consumo di integratori alimentari a base vegetale, perché circa il 65% degli italiani usa regolarmente integratori, molti a base di erbe.  A differenza della Germania, dove domina la farmacia, o della Francia dove i prodotti bio sono fortissimi nella grande distribuzione organizzata, in Italia resiste la figura dell’erborista con negozio specializzato, esattamente come quello che Maria Grazie Di Felice gestisce a Sacrofano.

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