La magia e il mistero dell’olio d’oliva attraversano la nostra storia e possono essere il condimento di un buon futuro

29/11/2024 | La Storia

di Raffaello Fusaro

La magia e il mistero dell’olio d’oliva attraversano la nostra storia e possono essere il condimento di un buon futuro In Medio Oriente, 4000 anni prima di Cristo, gli umani utilizzavano già l’olio di oliva. L’oro giallo rasserenava il viso tirando fuori la bellezza e rischiarava dalle tenebre. Luce per la pelle e per le case. Era utilizzato nei riti per ungere il corpo e proteggerlo dal male. Simbolo di forza e potenza, era spalmato sugli arti degli atleti greci per renderli splendenti. L’olio lampante alimentava le lampade. Era un elemento prezioso, veritiero.
Ancor oggi, per definire qualcosa di evidente e chiaro come la luce del sole, diciamo “lampante”. Attraverso l’olio conosciamo la storia dei nostri paesi, dei commerci. Gli Etruschi, a nord di Roma, anche nelle terre del parco di Veio, distinguevano pianta e frutto: elaia (pianta) – eleiva (olio). Corone d’alloro intrecciate a fronde d’ulivo erano donate ai cittadini valorosi e agli sposi. I romani intensificarono le coltivazioni nelle terre conquistate e l’olio era un tributo da versare.
Nel Vangelo l’olio lenisce il dolore. L’unzione mediante l’olio simboleggia ciò che lo Spirito Santo vuol compiere nella nostra vita. L’olio è presente nella liturgia cristiana perché nella Bibbia è segno dell’agire di Dio. Con il frumento e il vino, l’olio è l’alimento che Dio promette al popolo nella terra promessa, segno del suo amore per l’uomo.
I re del Medioevo erano unti dall’olio proprio come nella recente unzione di Carlo d’Inghilterra. L’olio è presente sulle tavole dal Rinascimento. Le industrie si svilupparono utilizzando l’olio per la cardatura della lana e la produzione del sapone.
Nel XVI secolo il Salento era il più importante luogo di produzione di olio lampante che illuminava suntuose città europee come Parigi, Londra, Berlino, Vienna. Nel XIX secolo la coltivazione dell’ulivo diventa parte fondamentale della piccola e media proprietà italiana. Dopo la guerra la sua fama ha una flessione perché il burro arrivato da oltre oceano ne limita il consumo. A fine anni ‘80 l’olio d’oliva torna protagonista della nostra dieta e le sue proprietà sono ancora oggetto di continua ricerca. A Sacrofano si produce una buona quantità di ottimo prodotto. L’olio di oliva condisce il nostro stile di vita, può condire anche lo sviluppo del nostro territorio.

Ultimi articoli

Un cineasta a Sacrofano

Francesco Bonelli, classe 1967, attore, sceneggiatore e regista vive e lavora da anni a Monte Caminetto Ha lavorato con Luigi Comencini, col quale ha esordito a 13 anni come attore nel film Voltati Eugenio, per poi proseguire con registi del calibro di Luciano Salce,...

Le persone

Wonder Monia Monia Ciarlantini, la fata morgana di Borgo Pineto, fa magie una dopo l’altra. Tra una Fattoria della Zucca e quella della Uo va, è riuscita anche a rinnovare il Duemme Bar, divenuto negli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli abitanti della...

L’uomo che si oppose al totalitarismo

di Niccolò Pendenza  Per totalitarismo si intende quella particolare  forma  di potere assoluto che non si limita a controllare la società, ma ambisce a trasformarla profondamente attraverso l’uso combinato di terrore e propaganda. Questa è la definizione oggettiva,...

Il tema del mese

In accordo con le insegnanti dell’IC Pitocco e la delegata alla scuola designata dalla Giunta comunale, pubblichiamo a partire da questo numero un tema in classe. Apriamo con un compito che fa parte del progetto “Matteotti uomo libero”, iniziativa che ha coinvolto le...