Il Maestro e Margherita

04/08/2025 | n.6-2025

In attesa che al Teatro Alpi si attivi la sala cinematografica, vi presentiamo uno dei film che ci sarebbe piaciuto vedere a Sacrofano.

di Riccardo Tavani

Il Maestro e Margherita, il romanzo di Michail Bulgakov, scritto tra il 1928 e il 1940, in piena epoca di repressione politica e artistica nell’ex Unione Sovietica, e pubblicato postumo nel 1966 è stato da sempre uno dei più tentatori, ma al contempo più ostici progetti da affrontare per il cinema. Ne esistono almeno quattro trasposizioni precedenti, la prima del 1972 con Ugo Tognazzi nel Maestro e Mimsy Farmer in Margherita, ma tutte di non epica rilevanza. Diversi altri grandi registi, tra i quali anche Federico Fellini e Roman Polanski, sono stati febbrilmente affascinati dall’impresa, ma hanno poi desistito. La nuova versione del regista russo-americano Michael Lockshin è a nostro giudizio pienamente riuscita. A tratti ridondante, eccessiva, ma davvero con tanto cinema di alta qualità. Lockshin, infatti, trova il corrispettivo artistico di un’opera letteraria che è insieme realistica e di fantasia, proprio nel flusso rutilante d’immagini da realismo socialista, e insieme potentemente immaginifiche. Storia, a sfondo autobiografico, di uno scrittore pesantemente osteggiato dalla critica ufficiale, poi espulso dal Sindacato degli Scrittori Sovietici e ridotto in miseria. Chiuso in casa tenta di scrivere un libro che sarà il suo riscatto. A sostenerlo nell’impresa intervengono due inaspettati, prodigiosi sostegni. Prima Margherita, un’affascinante e benestante donna sposata, che s’innamora di lui e dell’opera che sta faticosamente scrivendo nella miseria e nella solitudine. Poi uno stano professore che si dice tedesco, Voland, nome usato da Goethe per il Diavolo. Lui, però, che si comporta come un Angelo vendicatore. Qui il lato immaginifico del romanzo che lascia libero il regista Lockshin di galoppare vertiginosamente alla produzione di immagini a mezzo arte. Regia: Michael Lockshin. Genere: Drammatico. Durata: 157 minuti. Anno: 2024 (uscita 2025). Paese: Russia, Croazia. Data di uscita: 19 giugno 2025. Basato su: Il romanzo “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov. Cast: August Diehl (Woland), Evgeniy Tsyganov (il Maestro), Yuliya Snigir (Margherita), Claes Bang (Ponzio Pilato), Yuri Kolokolnikov (Korov’ev), Yuriy Borisov (voce di Behemoth). Distribuzione: Be Water in collaborazione con Medusa.

Ultimi articoli

Andrea Albanese

lavora a Roma e vive a Sacrofano dalla nascita. Ha appena intrapreso la carriera di padre di una bella bimba, sotto l’occhio vigile di Ilaria, la mamma di Chloe. La piccola ha un carattere risoluto, quando è ora della pappa, è l’ora della pappa, non c’è un minuto da...

Eleonora Britelli

di Sacrofano,  professione  sgobbona:  si alza presto perché di giorno lavora a Roma, in una fattoria didattica, ha a che fare con animali e bambini, il loro divertimento ma anche la loro sicurezza. Poi, la sera lavora da Cattive Compagnie, l’hamburgheria di Luigi...

Andrea Magnelli

31 anni di Sacrofano, esperto di parkour, quella roba da matti che consiste nel saltare da un ponte a un balcone, da un muretto a terrazzo. Lo insegna, anche, alla Mary Mount, scuola americana di Roma. L’attitudine alla spericolatezza lo vede poi lavorare come...

Non laviamoci le mani del vecchio lavatoio

È tempo di una vera propria valorizzazione per restituirgli una funzione pubblica di Lorenzo Bandinelli Già nel numero 5/2025 di La Nuova Sacrofano è stato  messo sotto la lente di ingrandimento il vecchio lavatoio   per inquadrare il problema dell’acqua; tuttavia,...