Il Genio disse al pescatore che lo aveva liberato dal boccale di rame giallo: «Sono uno dei geni eretici e mi ribellai a Salomone, figlio di Davide (che la pace sia con entrambi). Fui sconfitto; Salomone, figlio di Davide, mi ordinò di abbracciare la fede di Dio e di obbedire ai suoi ordini. Rifiutai; il Re mi rinchiuse in questo recipiente di rame e impresse sul coperchio l’Altissimo Nome, e ordinò ai geni sottomessi di gettarmi in mezzo al mare. Dissi in cuor mio: “A colui che mi darà la libertà darò inesauribili ricchezze”. Ma passò un secolo intero e nessuno mi dette la libertà. Allora dissi in cuor mio: “A colui che mi darà la libertà, rivelerò tutte le arti magiche del mondo”. Ma passarono quattrocento anni e io restavo in fondo al mare. Dissi allora: “A colui che mi darà la libertà, soddisferò tre desideri”. Ma passarono novecento anni. Allora, disperato, giurai, per l’Altissimo Nome: “A colui che mi darà la libertà, darò la morte”. Preparati a morire, mio salvatore».
(Mille e una notte, notte 3).
MILLE E UNA NOTTE – Celebre raccolta novellistica in arabo, resa nota in Europa attraverso una libera traduzione francese al principio del sec. XVIII, e pubblicata nel testo, o più esattamente in alcune redazioni del testo fissate soprattutto in Egitto sulla fine del Settecento, nella prima metà del sec. XIX.
Il Palio lo ha vinto il palio
Con Daniele Iacomussi abbiamo fatto il bilancio del 30 Palio della Stella di Marco Ferri “Siamo davvero soddisfatti” – dice Daniele Iacomussi, presidente del comitato organizzatore del Palio della Stella -, “ho anche ricevuto una telefonata di congratulazioni da parte...

