Una storia vera nella quale tutto discende, senza alcuna possibilità di scampo, in maniera inesorabilmente drammatica, ma proprio per questo autenticamente coinvolgente.
di Riccardo Tavani, critico cinematografico

Luigi e Alessandro, due ragazzini, con un padre violento verso di loro e soprattutto della madre, che ogni tanto sparisce, magari per essere finito in galera, ma che poi regolarmente riappare sempre per tornare a imporre la sua legge. Il film è tratto dal libro autobiografico del 2017 di Luigi Celeste, Gigi, “Non sarà sempre così” ì: Il titolo del film deriva proprio dal tatuaggio dietro la sua spalla, Familia, che si rivela totalmente appropriato alla riduzione cinematografica. Gigi, crescendo, aderisce a un gruppo di picchiatori neofascisti, e per questo comincia a seguire le orme – almeno carcerarie – del padre Franco. Padre interpretato da Francesco Di Leva, l’attore napoletano, interprete ormai di molti ruoli. Nel nostro cinema. Quello che gli ha cucito addosso, scritto magistralmente il regista Francesco Costabile risulta forse uno tra i meglio riusciti. Barbara Ronchi, nel ruolo della madre, per contrasto, riesce a farci sensibilmente sentire sulla pelle cos’è davvero la violenza domestica patrircale. Gigi è interpretato dal ventenne ma già convincente attore Francesco Gheghi. L’apice dell’intensità drammatica e partecipativa si raggiunge in una delle scene finali del film, in un faccia a faccia tra padre e figlio sull’orlo tragico del baratro di tutta una vita. Un vertiginoso flash back ci fa rivedere Luigi bambino, e il destino già segnato per lui dal braccio violento della legge paterna. Candidato per l’Italia al Premio Oscar 2025 quale Migliore Film Internazionale. Ricordiamo che gli Oscar sono assegnati da tutte le categorie professionali del cinema americano solo per film prodotti negli States e in lingua inglese. Per questo è stato istituito un premio internazionale riguardante un unico film scelto tra tutti gli altri paesi del mondo. Distribuzione Medusa. Durata 120 minuti.

